mercoledì 9 maggio 2012

Questo è tutto.

Non esistono libri morali o immorali come la maggioranza crede. I libri sono scritti bene, o scritti male. Questo è tutto. Oscar Wilde (tanto per fugare ogni dubbio - sapete com'è di questi tempi, magari si corre il rischio di attribuirla a Jim Morrison, a Fabio Volo, a Paolo Coelho).

Oggi si parla di questo, libri. Come vi suggerisce l'e-card qua accanto, sì, vi giudicherò - anche malissimo e a spada tratta - dai libri che leggete. Perché per l'appunto non è difficile scegliere un buon libro eppure se guardate le "classifiche di vendita" mi viene solo da regalare quel che rimane del mio bolo digerito a questi sedicenti (sedicenni), famigerati, lettori - in questi casi mi torna in mente il buon Bradbury quando diceva "Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, facce senza pori, senza peli, inespressive.". Effettivamente è più semplice scegliere un libro senza contenuti che non faccia pensare, no? NO!
Si parla di libri, mi sembra essere stata chiara. 
Perché leggo da quando ho memoria; o meglio, il primo regalo ricevuto sono stati due enormi volumi di fiabe (libri che mi sono stati letti la sera prima di dormire, tanto per avallare un articolo letto al massimo un paio di anni fa su una delle testate nazionali che consigliava di leggere ai bambini, perché gli avrebbe fatto bene...).
Leggo da sempre, dicevo, molto spesso passavo i pomeriggi leggendo e ignorando i bambini che continuavano a chiamarmi dal cortile, ehi, io stavo leggendo Alice nel Paese delle Meraviglie o Il Mago di Oz, Pattini d'Argento o Piccole Donne, non avevo tempo per giocare (stizzita, snob, tsk).
Non riesco nemmeno a quantificare il numero esatto di libri letti, molti li ho anche riletti e non saprei nemmeno se considerarli come uno o mettere una tacca ogni volta che li rileggo (e va bene, ce l'ho più lungo, ok).
Insomma, sono sempre stata una divoratrice di libri, prima magari mi limitavo a prendere quelli che c'erano in casa, a caso (la qual cosa probabilmente non era del tutto negativa, in quanto ho evitato a lungo una patologia di cui vi parlerò dopo). Ora che ci penso, prenderli a caso mi ha evitato per lungo tempo anche il meccanismo tipico del librofago: occhi spiritati, tremori vari, stato confusionale. E ora, che cosa leggo?
Negli ultimi anni mi è capitato fin troppo spesso, dopo aver finito il Signore degli Anelli, o dopo L'insostenibile Leggerezza dell'Essere, dopo Baudolino (eccetera): compro un sacco di libri, ne inizio uno, lo finisco, magari lo finisco anche in pochissimo tempo, entro nella trama, divento uno dei personaggi (a turno), letteralmente. E poi? E poi finisce... Hai altri libri impilati in attesa di essere letti ma tu ne vuoi un altro come quello...
Qui scatta un atteggiamento masochista, chiedere consiglio, magari sui social network: ho appena finito di leggere questo, adesso cosa mi consigliate? Perché masochista? Perché la gente non è del tutto cosciente di una certa, rara patologia di cui soffro; patologia meglio conosciuta come "razzismo sulla scelta dei libri" e allora inizia a consigliare ogni tipo di volume possibile e (in)immaginabile - razzismo che è stato ben nutrito dal corso di studi che ho scelto, mi piace dare la colpa alla facoltà di Lingue per avermi dato gli strumenti per poter giudicare bene, benissimo, male, malissimo un libro.
Leggo preferibilmente libri di autori italiani, inglesi e tedeschi, preferibilmente libri scritti entro il 1800 (ci sono le dovute eccezioni e le trovate come esempio nei libri citati più sopra), leggo con piacere i classici romanzi strappalacrime, libri medievali, libri di poesia. No, non leggo fantasy (a meno che non sia Tolkien - e non vi sto vedendo fare un inchino, fatelo), no per favore, non leggo roba contemporanea, a meno che non siano saggi - oh sì, ditelo pure, leggo cose noiose e le leggo anche di gusto.
Giro per le librerie e inorridisco, davvero, pensare che nell'ultima settimana di questo aprile 2012, tra i libri più venduti ci sia quello di Luciano Ligabue, che non è uno scrittore, quello di Alessandro Baricco, del quale basta leggerne due a caso per averli letti tutti, quello di Carlo Verdone, il quale, a costo di ripetermi, non è uno scrittore, mi fa stare male... Crampi, fortissimi. Gente che si illude di leggere perché Coelho è profondo, e Volo è uno di noi (e no, non ditemi che state pensando all'ottimo Orwell quando sostiene che "I libri migliori sono proprio quelli che dicono quel che già sappiamo")
Ammazzatemi, no meglio, ammazzatevi. 
Che poi io il nemico lo conosco, non è che sparo a caso: mi hanno regalato L'Alchimista quando andavo ancora al liceo, ma, male per lui, avevo già letto Siddartha di Hesse. Nel complesso ai tempi non giudicai malissimo il libro, eppure mi puzzava già di copia riveduta e alleggerita. Volo? E che ci vuole: vai in libreria, prendi un libro a caso e non c'è nemmeno bisogno di sfogliarlo, basta aprire a caso e PEM una bella frase fatta, riscritta in modo profondo (profondo quanto una pozzanghera). Ho anche letto Moccia eh, mi incuriosiva un sacco il perché di questo fenomeno scoppiato anni or sono. Era la versione Treccani del Cioè. 
Italiani, già leggete poco, i dati sono sconfortanti e le scuse che adottate sono patetiche (noia? Poco tempo? Il costo dei volumi? Ma la migliore per me rimane sempre "è scritto troppo difficile"), ma quel poco che leggete, volete almeno sceglierlo con cognizione? 
Disgustorama...

Lasagne al prosciutto cotto e porri.
                                    

Ingredienti:
- lasagne
- 200 grammi di prosciutto cotto da tagliare a cubetti
- 2 porri
1/2 bicchiere di vino rosayto 
- 400 grammi di besciamella
- 4 sottilette
- grana grattugiato q.b. 
- prezzemolo q.b.
- latte q.b.
Pulite i porri eliminando la parte verde, divideteli in tre parti e poi per il lungo, quindi tagliate ogni pezzo a stricioline di 3 mm circa di spessore. Scaldate un po' d'olio in una wok e fate appassire rosolate i porri per qualche minuto. Siccome io non uso molto olio per cucinare (stavolta a occhio direi un 4 cucchiaini), ho aggiunto un dito di acqua. Per aggiustare di sale ho usato mezzo dado. A questo punto tagliate il prosciutto a cubetti di circa mezzo centimetro di lato, se non avete tempo usate pure il prosciutto già tagliato a cubetti. 
Unite i dadini ai porri e fate soffriggere per 3-5 minuti, mescolando, quindi il mezzo bicchiere di vino (la ricetta che ho trovato diceva bianco, io avevo il rosato e ho usato quello). 
Mentre la mistura di sughetto di porri e di vino evapora (mescolate spesso) a fiamma bassa, preparate la besciamella. Io ho usato quella pronta, alla quale ho unito del prezzemolo, un po' per il sapore, un po' per il colore. Per rendere la besciamella pronta un po' più cremosa e malleabile l'ho stemperata con un po' di latte. Non saprei dirvi quanto, ma il tutto deve risultare cremoso.
Prendete la vostra teglia, versate un primo strato di besciamella, uno di lasagna, poi i porri e il prosciutto, infine un po' di sottiletta (io avrei preferito usare dell'edamer o della mozzarella a panetto, hanno un sapore molto più delicato che secondo me si sposa certamente meglio col porro senza sovrastarlo, ma ho pensato a queste alternative sulla via del ritorno dal supermercato, indi per cui, questo c'era e questo ho usato).
Continuate a stratificare, con una teglia del genere non riuscirete a usare più di 4-5 fogli di lasagne (ah, le mie erano di quelle fresche, quindi non ho dovuto sbollentarle prima). Alla fine una bella spruzzata di grana e, se volete, qualche fiocchetto di burro (vi consiglio di non usare troppo grana, al solito non è nelle mie corde sentire un sapore più di un altro). Infornate a 200° per 15-20 minuti.

7 commenti:

  1. Mamma mia!!!!
    Sottiletta a parte (che per me è una bestemmia nelle lasagne) è una ricetta veramente sfiziosa.
    Sicuramente da provare, magari con la mozzarella :Q_____

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    1. riprovate con la mozzarella e coi cubetti di prosciutto tagliati ancora più piccoli. Decisamente meglio ;)

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  2. me ne sono pentita quasi subito, prossima volta mozzarella o edamer, non si scappa ;)
    e prossima volta al posto del prosciutto provo con la salsiccia :D
    tanto per modificare ulteriormente XD

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  3. ahahahahahah la versione treccani del cioè è bellissima :D lovvoti!

    (ebbene si, ho scritto lovvoti. fortuna tua che non sono una scrittrice :D)

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  4. come ho già espresso alla nostra Chiara, ogni tanto ho dei lampi di genio XD

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  5. Ieri ho finito di leggere "Il buio oltre la siepe". Vorrei uscire in strada e bullarmi di ciò, ma temo che nel migliore dei casi verrebbe scambiato per uno spinoff di "Desperate Housewives"...

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  6. ma l'hai letto tutto tutto? Dall'inizio alla fine?
    E anche gli altri libri?
    Cavoli... :D

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