martedì 20 marzo 2012

Acqua e limone...

ovvero: le commistioni eccezionali che danno luogo a risultati inaspettati.

Onde evitare di diventare quella delle "storie di vita vissuta", eviterò questo incipit (nonostante fossi davvero davvero davvero tentata dall'usarlo), però così è - non se vi pare.
Ignoriamo per un attimo la mia ipocondria e il piacere che posso provare nel pensare di avere milioni di malanni, il risultato è che soffro di tre malattie: cistite, herpes al labbro e candida - la cistite fa capolino anche se per caso mangio in maniera sregolata o se non bevo a sufficienza; se mi innervosisco posso iniziare a usare una filastrocca per decretare quale delle tre si paleserà.
Ieri sera, durante una festa - quindi non ero a casa mia, da un momento all'altro sento una fitta familiare. Corro in bagno e dico ciao alla cistite. Mi faccio i complimenti da sola, dopo una rapida analisi effettuata sulla base dei pasti da venerdì sera a quel momento, e non posso che affermare "povera stolta, te la sei meritata".
Inizio a bere acqua e fare la spola dalla festa al bagno, dal bagno alla festa. Una volta l'ho anche trovato occupato e ho pensato che fosse la me di prima a occuparlo.
Finisce la festa e torno a casa, un tragitto di pochi minuti che però mi ha fatta sentire nella pubblicità dei pannoloni per signora (sì, proprio quella in cui si dice che dai 30 anni in poi noi donne rischiamo di farcela addosso nemmeno avessimo la resistenza di una neonata di 1 anno). Dopo aver parcheggiato l'auto inizia la procedura di ottimizzazione del tempo: mentre cammino verso il portone tolgo i bracciali e la collana, li lancio in borsa; prendo le chiavi di casa e quelle della macchina fanno compagnia ai bracciali. Entro, tolgo le scarpe, con gesti felini mi libero del cappotto e della giacca e finalmente, nemmeno non andassi in bagno da 12 ore mi accingo a passare i successivi 45 minuti nella posizione del dipinto di Füssli, Das Schweigen.
Oggi sono qui che bevo acqua e limone. Lo so, state torcendo le vostre labbra al pensiero, vi dirò: non è poi così male come bevanda e poi è un toccasana contro la cistite. Sì, ok, se già mi vengono gli attacchi di cistite in stile "piscio lamette" (ringraziamo Chiara per la definizione più che calzante), perché - direte voi - farsi del male con qualcosa di acido? Ed è lì che sta il bello: l'acido del limone disinfetta i reni. Quindi è così che va oggi, evito sale, zucchero, the, caffè, cioccolata, evito la vita ma bevo acqua e limone. Una dicotomia da non sottovalutare.
Dicotomia.
Quando ai colloqui mi chiedono come mi definisco, io uso l'aggettivo "dicotomico". Una volta una mi disse "ah una maniera carina per dire che sei bipolare". Mmmh, vabbè, mi va benissimo bipolare nonostante l'accezione negativa.
Ed effettivamente è così che sono, appartengo al genere femminile ma mi rivolgo alle altre come "le femmine", sono misogina e possiedo una mente maschile, il che mi giustifica l'uso de "le femmine". Vengo definita anaffettiva, fredda, una stronza da manuale ma anche capace di dare l'idea di una che ha passioni brucianti - che poi si spengono perché è la legna che viene a mancare.

Dalla commistione della mia "calcolatrice e fatta a scompartimenti stagni" mente maschile e delle passioni brucianti oggi parlerò di una questione che mi sta molto a cuore, forse la summa dei problemi di incomunicabilità presenti tra i due sessi: la trombamicizia.

La prima cosa che mi sento di affermare con certezza è che uno dei due non sa mai come gestire la cosa ed è per quello finisce male - per la cronaca, nella maggioranza dei casi sono le vaginomunite. Queste ultime, usano lo stratagemma dell'emancipazione, si celano dietro al paravento del "sticazzi scopiamo senza problemi non sono come le altre" per irretire il maschio - già traumatizzato da precedenti relazioni, quindi impaurito come se avesse davanti il mastino di Baskerville - nella speranza che poi, una volta assaggiata la loro inimitabile e unica vagina, tac, il maschio decida di legarsi vita natural durante.
No, non funziona così, non ce l'hanno solo loro.
 "Non sono come le altre", dichiara la femmina uguale a tutte le altre - la quale poi si rivela per quel che è: una alla ricerca di relazioni lunghe e stabili, anelli di fidanzamento e tutto ciò che ne deriva.

Quando invece è il maschio a non saperla gestire invece i casi sono due: ha talmente paura di soffrire che mette in atto l'arcano potere del mettere le mani avanti, ché non si sa mai, magari si affeziona; oppure si trova una che rientra nella categoria da me rappresentata, di quelle che tengono le cose separate: una cosa è l'amore, l'altra il sesso. Una cosa è l'amicizia, o l'amore, l'altra la trombamicizia. Quelle che vanno a compartimenti stagni, le anaffettive, le distaccate, quelle "incapaci di grossi sentimenti". Riflettendoci bene è un bene per il mondo che non ne esistano così tante a piede libero perché, data la mia esperienza personale, l'uomo che fa tanto il figo, il duro, quello che "si scopa e basta", quando incontra la donna che sul serio separa le cose, "perchè cazzo non reagisce al fatto che abbiamo scopato? Com'è che non si lascia prendere? Cioè le donne non si comportano così.", non regge, non ce la fa, è visibilmente stroncato, si rivolta da solo come un calzino (anche se sembra che siamo state noi).
Sì miei cari maschietti, siete dei fessi ed è facile scavare nella vostra dolce e debole anima. Basta non offrirvi il solito buffet di "io e te per sempre insieme, adesso che l'abbiamo fatto vuol dire che siamo fidanzati" e scombinarvi le slides del vostro powerpoint che davvero non riuscite a fare altro che balbettare.
Famosa è la mia affermazione "ma com'è possibile che uno dà al maschio quello che vuole, una trombamica, e quello poi dà di matto".

Tutta questa manfrina per dire che non sempre vediamo le cose per come in realtà sono (Anaïs Nin direbbe che non vediamo le cose per come sono, bensì per come siamo), che ci lasciamo andare alle elucubrazioni o ai pregiudizi e che questo nostra iper-immaginazione crea delle persone fatte e finite dove in realtà non ci sono persone (qui ci viene in aiuto il nostro caro Fernando Pessoa, quando dichiara che Non amiamo mai nessuno. Amiamo solamente l'idea che ci facciamo di qualcuno.).
La forma ideale, quindi migliore, è sempre quella: una persona che ti sappia prendere contemporaneamente cervello e corpo. Ma ci imputtaniamo tutti, prima o poi, più o meno.

Ma andiamo oltre, è tempo di cucinare. La ricetta di oggi l'ho sperimentata anni fa per la prima volta ma gli astanti erano tutti influenzati, però era il 24 dicembre e avevo voglia di cucinare, tiè.

Involtini alla siciliana
Ingredienti:
-8 fettine di carne (meglio vitello)
-2 carciofi
-50 grammi di prosciutto crudo (o speck)
- 1 panetto di Philadelphia
-1/2 bicchiere di vino bianco
-1 cipolla
-80 grammi di burro
-1 limone spremuto
-1/2 bicchiere di brodo
-2 cucchiai di farina bianca
-sale e pepe

Pulite i carciofi fino ad avere solo i torsoli, tagliateli 4 e scottateli in acqua salata e acidulata col succo di limone per 5 minuti. Scolateli e lasciateli asciugare su un canovaccio.
Tritate il prosciutto assieme a un cucchiaio di burro e al formaggio, aggiungete sale e pepe; stendete le fettine di carne e spalmate il composto, adagiate quindi due spicchi di carciofo e arrotolate. 

In un tegame sciogliete il resto del burro e fatevi rosolare la cipolla, infarinate gli involtini e metteteli sul fuoco; fateli rosolare per 15 minuti circa, quindi unite il vino e il brodo, abbassate la fiamma e fate restringere il sugo.






2 commenti:

  1. l'emancipazione quindi consisterebbe nel darla via a compartimenti stagni, oggi è per sesso...domani sarà per amore o viceversa?!ma bisogna dirlo prima di iniziare l'atto o insomma se ne discute subito dopo l'ultimo spasmo orgasmico?!beh è importante chiarirlo!scherzavo...ritorniamo seri!stendiamo un velo sulle sante da fidanzamento pre o post-coito....inverosimili!però " mente maschile e passioni brucianti" (a proposito non rischi di prenderti troppo sul serio con frasi del genere?! :D) ..credi davvero che nel momento in cui ti ritroverai a letto un dio del cook-fuck con spiccata predilezione nei confronti di Pessoa riuscirai ad accettare di essere trattata solo da trombamica?!ahahah cara misogina per quanto possiamo essere diversi, noi uomini e voi donne abbiamo in comune (almeno) una cosa: un navigatore romantico in cerca di una terra selvaggia da esplorare...e a volte ci sentiamo terre ma ci riscopriamo navigatori

    .....e dire che cercavo solo un rimedio per la cistite ahahahah

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  2. spero che il rimedio sia stato utile :D
    beh ti ho fatto ridere, no?
    allora un minimo sono utile...
    prendermi sul serio? Sì vabbè, impossibile :P

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